Benvenuti al Sud

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Una scena del film
Paese di produzioneItalia
Durata100 min
Generecommedia
RegiaLuca Miniero
SoggettoLuca Miniero
SceneggiaturaMassimo Gaudioso
ProduttoreRiccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Francesca Longardi
FotografiaPaolo Carnera
MontaggioValentina Mariani
MusicheUmberto Scipione
ScenografiaPaola Comencini
CostumiSonu Mishra
Interpreti e personaggi

Benvenuti al Sud è un film del 2010 diretto da Luca Miniero, remake del film comico francese Giù al nord, grande successo sia in Francia che in tutta Europa e basato sulle stranezze della lingua piccarda parlata nella regione Nord-Passo di Calais e sugli stereotipi e pregiudizi sulla popolazione locale, i Ch'tis, dai quali prende il titolo il film originale "Bienvenue chez les Ch'tis". Non si tratta però dell'unico remake dell'acclamata versione francese: Will Smith ha acquistato i diritti dalla Pathé per un adattamento statunitense, ambientato nel Nord Dakota[1].

La versione italiana ha in larga parte la stessa trama e molti dei dialoghi dell'originale francese, modificando però alcune situazioni per renderle più aderenti agli stereotipi italiani; ad esempio, in entrambi i film il protagonista non desidera che la propria moglie si trasferisca presso la sua nuova sede di lavoro e per dissuadere la donna, gli amici inscenano una rappresentazione esagerata delle abitudini locali secondo i più biechi pregiudizi; ma mentre nella versione originale francese la moglie del protagonista che visita il Nord è coinvolta in una serie di eccessi alcolici secondo lo stile di vita della popolazione locale da lei ritenuta "selvaggia", nel film italiano la donna, convinta che la criminalità regni sovrana nel Sud d'Italia, si ritrova circondata da una scorta armata, composta dagli amici del marito, che inscenano false sparatorie.

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche a partire dal 1 ottobre 2010.

Le riprese del film sono iniziate a settembre 2009 nel comune di Castellabate nelle frazioni di San Marco, Santa Maria, nel borgo medievale di Castellabate ed in altri luoghi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in particolare Persano dove è stata girata la scena del finto rapimento; la scena della stazione è girata in provincia di Viterbo (si tratta della fermata Capranica Sutri della Ferrovia Roma-Viterbo, come è possibile leggere sullo sfondo, mentre gli attori salgono sul furgone delle poste). Ad Angelo Vassallo, sindaco cilentano assassinato per le sue battaglie per la legalità, viene dedicato il film[2].

Nel film compare in un cameo Dany Boon, il regista del film Giù al nord: è il cliente francese dell'ufficio postale che desidera spedire un pacchetto e che viene capito solo dal personaggio che parla il dialetto più stretto.

Trama

Alberto Colombo, direttore dell'ufficio postale di Usmate Velate, in Brianza, dopo essersi vista rifiutata la propria domanda di trasferimento a Milano in quanto preceduto da un collega disabile, si finge paralitico per tentare di ottenere l'agognato trasferimento ed esaudire così il desiderio della moglie di vivere nel capoluogo della Lombardia.

Quando viene scoperto il suo inganno, Alberto viene trasferito nel paese di Castellabate, in provincia di Salerno, dove con l'aiuto del portalettere Mattia e degli altri colleghi scopre la bellezza del Sud d'Italia, superando i propri pregiudizi ed i luoghi comuni, rappacificandosi con la moglie e facendo anche riavvicinare Mattia all'ex fidanzata (nonché collega) Maria, che sposerà e dalla quale avrà un figlio.

Sequel

Visto il grande successo di questo film, è stato annunciato il sequel dal titolo Benvenuti al Nord. Sarà scritto da Luca Miniero e da Massimo Gaudioso.[3]

Errori

  • Il bivio autostradale visto nel film non esiste: per andare a Castellabate, si deve prendere l'autostrada A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA ed uscire allo svincolo di Battipaglia.
  • La stazione di Castellabate vista nel film non esiste. La stazione reale si chiama AGROPOLI-CASTELLABATE ed è situata nel comune di Agropoli.
  • Castellabate si trova in provincia di Salerno, quindi l'espressione "vicino Napoli" usata nel film non è corretta.

Note

Collegamenti esterni

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