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PARCOMAJELLA.IT - Un nuovo mammifero in Italia: il pipistrello Vespertilio di Alcathoe al Parco Nazionale della Majella


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20/08/2008
Un nuovo mammifero in Italia: il pipistrello Vespertilio di Alcathoe al Parco Nazionale della Majella
da Ufficio Stampa
 


I pipistrelli rappresentano un gruppo di mammiferi particolarmente affascinanti dal punto di vista del loro contributo alla biodiversit�. Molte specie, dette criptiche o gemelle, sono cos� simili tra loro che la distinzione basata sul piano anatomico risulta di estrema difficolt� se non impossibile.

Tuttavia, con le potenti tecniche molecolari attualmente a disposizione della scienza, � possibile svelare che quanto si riteneva fosse un�unica specie � in realt� un insieme di due o pi� specie. � questo il caso del Vespertilio di Alcathoe, la cui esistenza � stata svelata solo nel 2001, in Grecia, da ricercatori tedeschi. A partire da quella data, le segnalazioni sono andate lentamente ad aumentare nei diversi Paesi europei proprio grazie all�affermarsi delle indagini sul DNA. Le analisi sono condotte su un minuscolo frammento di cute dell�animale, dunque sono assolutamente innocue per quest�ultimo. Grazie ad una collaborazione tra l�Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia (gruppo diretto dal Prof. Wieslaw Bogdanowicz) e il Laboratorio di Ecologia Applicata della Facolt� di Agraria dell�Universit� di Napoli Federico II (Dr. Danilo Russo) ed al Parco Nazionale della Majella, che ha finanziato la ricerca, questa nuova specie � stata ora trovata per la prima volta anche in Italia, in una faggeta del suddetto Parco.

Il Vespertilio di Alcathoe � un piccolo pipistrello delle famiglia dei Vespertilionidi, molto simile al Vespertilio mustacchino, specie presente in Italia e localmente frequente, particolarmente nei boschi di faggio. Si distingue da quest�ultimo (non senza difficolt�!) grazie ad una taglia relativamente pi� piccola, alla cute che copre la faccia � che ha colorazione pi� chiara come pi� chiaro � il pelo � e ad altri piccoli dettagli morfologici.

Queste specie vivono entrambe sul territorio abruzzese e sono solite cacciare in foresta e presso le zone umide. Tale rinvenimento dimostra ancora una volta quanto il nostro Paese sia ricco in biodiversit� e di nuove specie da scoprire e quanto l�operato di aree protette come il Parco della Majella risulti fondamentale perch� questa possa essere preservata per le future generazioni.

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